MEMORIE E (R)ESISTENZE
A cura della Rete Yekatit12-19Febbraio
Da febbraio a maggio un calendario di appuntamenti in diverse città italiane per raccontare il colonialismo italiano e le sue eredità, le resistenze e le voci delle diaspore
Yekatit 12, il 19 febbraio del 1937, segna il momento più violento dell’occupazione italiana dell’Etiopia, quando a seguito all’attentato a Rodolfo Graziani, ad opera di due partigiani eritrei, l’esercito italiano con il sostegno delle camicie nere scatena nella capitale Addis Abeba il più vasto massacro di persone inermi di epoca coloniale, a cui si aggiunge, nel quadro delle operazioni di repressione della resistenza all’occupazione, l’eccidio di chierici e fedeli nella cittadina monastica di Debre Libanos a maggio dello stesso anno.
La Rete Yekatit12-19Febbraio nasce nel quadro di un processo globale di rilettura critica della storia moderna e si presenta come una costellazione aperta, fluida e informale, espressione di una pluralità di soggetti singoli e collettivi che da anni si interessano alla storia coloniale italiana e alle sue complesse eredità. Lo scorso anno diverse esperienze sono confluite a Roma per una settimana, per promuovere l’applicazione della mozione 156 approvata dall’Assemblea Capitolina il 6 ottobre 2022 per la ri-significazione dell’odonomastica coloniale presente nella capitale. A distanza di un anno altri Comuni hanno approvato mozioni simili, tra cui Bologna e Torino.
Nel 2024 la Rete Yekatit12-19Febbraio cresce e organizza a partire dal 12 febbraio in numerose città, tra cui Roma, Bologna, Milano, Firenze, Modena, Padova, Napoli, Bari, un calendario di appuntamenti diffusi in più città e lungo quattro mesi, per proporre riflessioni, passeggiate, concerti, proiezioni, dibattiti e momenti conviviali. Si arricchisce così un percorso di rielaborazione collettiva, studio e conoscenza della storia del colonialismo italiano, dei crimini e delle eredità di uno dei processi di rimozione storica più longevi e carichi di implicazioni politiche, sociali e culturali nel presente.
Le tracce del passato coloniale rimangono inscritte nella toponomastica di gran parte delle città italiane, senza che vengano interrogati i nomi di notabili, carnefici, o di battaglie a cui sono stati dedicati monumenti. Nomi di città oltre i confini della Penisola compaiono senza che ne sia leggibile la ragione. Diversi musei conservano ed espongono bottini di guerra e di conquista apparentemente inconsapevoli del rischio di esaltare le gesta di chi spesso li ha trafugati con violenza. Il racconto di chi ha subito le mire espansionistiche dell’Italia liberale prima e dell’imperialismo fascista poi, non sembra trovare sufficiente spazio. Così come non trova spazio il racconto di chi ha organizzato la resistenza all’occupazione italiana, di chi gli è sopravvissuto come figlio, figlia, compagna o concubina e di chi ha rielaborato quella storia pensando di poter trovare cittadinanza nel Belpaese a partire già dagli anni ‘20.
La Rete Yekatit12-19Febbraio vuole contribuire ad un processo di rielaborazione critica e collettiva del ruolo del colonialismo nella storia e nel presente dell’Italia, con l’obiettivo di proporre strumenti sempre più accurati per leggere la realtà in cui viviamo, i suoi legami con la storia recente dell’Italia e con la sua costruzione statuale, nazionale e identitaria.
Conferenze, dibattiti, libri, documentari, spettacoli organizzate grazie al contributo di associazioni, enti, istituzioni, librerie, gruppi informali, artiste/i, studiose/i, saranno l’occasione per condividere riflessioni sul passato e sul presente di un Paese che vogliamo aperto al mondo, transculturale, e capace di riconoscere e combattere il razzismo, la violenza e le ingiustizie.
Indicazioni di partecipazione
Tutti gli incontri sono gratuiti e aperti al pubblico, a meno di differente comunicazione.
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Credits per la grafica:
Per il logo: Riccardo Calandro, Clara Anicito, Maria Chiara Spinelli e Yodit Estifanos
Per l’immagine: Rielaborazione grafica su una foto fornita dal Museo delle Civiltà, Museo delle Opacità, phonomuseum_rome, 2023. Foto © Giorgio Benni. Courtesy Museo delle Civiltà.
Grafica: Clara Anicito, Maria Chiara Spinelli e Yodit Estifanos
Contatti per la Rete Yekatit12-19Febbraio:
Roma
Silvano Falocco, autore di “Roma Coloniale” silvano.falocco@gmail.com, +39 3486003929
Kwanza Musi Dos Santos, QuestaèRoma – contro le discriminazioni questaeroma@gmail.com, +39 3892758740
Firenze
Justin Randolph Thomson, Black History Month Firenze e The Recovery Plan, bhmf@gmail.com,
Bologna e Reggio Emilia
Mariana Califano, Resistenze in Cirenaica e Federazione delle Resistenze, marianaecalifano@gmail.com,+39 3292267452
Milano
Hilal Beraki, Black History Month Milano, blackhistorymonthmi@gmail.com, +39 3476097275
Cambio Passo Aps-Onlus comitatocambiopasso@gmail.com +351 1101187
CS Cantiere cantiere@cantiere.org +351 204 6914
Napoli
Carmine Conelli, Tamu Edizioni, stampa@tamuedizioni.com, +39 3389402945
Bari e Molfetta
Giovanni Perillo, insegnante di Arte, giovanni.perillo.d@comprensivomanzonipoli.edu.it, +39 3332264475
Padova
Annalisa Frisina, professoressa associata di Sociologia, Unipd, e collettivo Decolonize your eyes, annalisafrisina@gmail.com, +39 3469538164
Modena
Elisabetta Frascaroli, elifras60@gmail.com, +393403906028
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